La Music Learning Theory

che cos'è?

Elaborata da Edwin E. Gordon (USA, 1927) sulla base di più di 50 anni di ricerche e di osservazioni, la MLT descrive i processi per mezzo dei quali l’essere umano apprende la musica, dalla nascita all’età adulta, ipotizzando come tali processi di apprendimento avvengano con modalità analoghe a quelle proprie dell’apprendimento della lingua materna.

Assume un ruolo centrale, dunque, nella Mlt, l’organizzazione sintattica dei suoni che compongono ciò che viene riconosciuto come musica. L’incontro fra l’attitudine musicale di ogni singolo individuo e le esperienze di ascolto e interazione musicale, attivano processi sensoriali e psichici, chiamati da Gordon, nell’insieme, di “Audiation”, che permettono la conoscenza e la comprensione, informale poi formale, dei suoni organizzati nella sintassi musicale.

 

La Mlt è, dunque, un modello teorico che, oltre a spiegare in che modo l’essere umano apprende la musica e sviluppa competenze di audiation, fornisce all’insegnante, sia egli musicista o meno, importanti elementi e suggerimenti a partire dai quali è possibile creare esperienze musicali che favoriscano in modo efficace l’apprendimento musicale del bambino, nel rispetto dei suoi tempi e delle sue attitudini

La MLT è diventata e diventa continuamente un punto di riferimento per lo sviluppo di pratiche educative e didattiche diversificate e innovative nel campo dell’educazione musicale ed anche per l’elaborazione di svariate proposte in campo artistico, musicale e non, e nel campo dello sviluppo globale dell’essere umano.



Edwin E. Gordon

Edwin E. Gordon è stato l’autore e il principale divulgatore della Music Learning Theory (Teoria dell’Apprendimento Musicale) o MLT, frutto di un insieme di ampi e importanti studi sull’apprendimento musicale negli ambiti della psicologia della musica e dell’educazione musicale.

E’ conosciuto e apprezzato internazionalmente come musicista, ricercatore, insegnante, educatore, autore, conferenziere ed editore,

E’ autore di alcuni dei più noti test sull’attitudine musicale, di una produzione bibliografica molto grande, composta di libri, articoli e testi accademici.

Grazie alle sue ricerche ha apportato contributi importanti allo studio dell’ attitudine musicale, dell’apprendimento in generale e dell’apprendimento musicale sin dalla primissima infanzia.

Prima di dedicarsi alla ricerca nel campo della Psicologia della Musica, ha studiato Contrabbasso alla Eastman School of Music ed ha fatto parte del gruppo jazz del noto batterista Gene Krupa. Ha studiato, successivamente, alla Ohio University ed ha ottenuto,nel 1958, il Ph.D presso l’universita’ dello Iowa

Il Prof. Gordon ha occupato la cattedra “Carl E. Seashore per la ricerca in educazione musicale” presso la Temple University di Philadelphia, dove ha ricevuto i riconoscimenti Lindback Award e Great Teacher Award. Ha insegnato all’Università dello Iowa e alla State University of New York (Buffalo). All’università dello Iowa è stato editore generale degli studi in Psicologia della Musica e ha ricevuto il Distinguished Alumni Award.

E’ stato professore ricercatore presso la Thomas Cooper Library, University of South Carolina.

E’ stato anche nominato Herb Alpert Visiting Scholar presso la Berklee School of Music Nonostante sia conosciuto come ricercatore e non come filosofo dell’educazione musicale, il suo lavoro apre notevoli riflessioni sulla musica e sulla sua importanza per lo sviluppo dell’essere umano.

L’audiation

L’audiation è la capacità di sentire, ascoltare e pensare la musica anche quando non è fisicamente presente.

Lo sviluppo dell’Audiation permette l’acquisizione di competenze musicali informali, quali la capacità di esprimersi musicalmente con intonazione accurata e senso del ritmo consistente, oppure di sentire il movimento delle fondamentali degli accordi che armonizzano una melodia al solo ascolto della melodia stessa, oppure di sentire interiormente (con l’Audiation, appunto) un arrangiamento o un contrappunto di una melodia o di un ritmo che si sta ascoltando o cantando.

Le competenze informali di Audiation costituiscono il nucleo fondamentale di competenze musicali che permettono l’accesso a competenze musicali formali.

La musica si apprende come la lingua materna

Il bambino impara a parlare perché ascolta la sua lingua materna fin dalla nascita: la assorbe e inizia a conoscerla ancor prima di sperimentare le sue prime parole. Gli adulti si relazionano con lui con espressività, varietà e ripetizione di vocaboli: nessuno insegna a un bambino a parlare, ma parla e vive con lui esperienze attraverso un linguaggio che il bambino ascolta, imita e assimila in modo informale.
È molto più tardi che attraverso un’istruzione formale il bambino apprenderà la lettura e la scrittura come rappresentazioni simboliche di ciò che per lui ha già un significato. 

Gordon dimostra che l’apprendimento della musica procede in modo analogo e suggerisce la scelta di pratiche educative che lo favoriscano: l’immersione nel mondo musicale fin dalla nascita, l’uso prevalente della voce cantata nella relazione musicale con il bambino, la scelta di materiale complesso e vario. Tutto questo per sviluppare quel complesso insieme di competenze che porteranno il bambino alla formalizzazione di contenuti musicali già conosciuti informalmente. Lo strumento musicale come la penna dunque: si scrive e si suona dopo aver già imparato a parlare e cantare.

Ognuno di noi, istintivamente, sa cos’é la musica anche se non trova le parole per dirlo. La musica è un linguaggio espressivo che appartiene a tutti i gruppi umani. Alcuni studi ci dicono che risale a migliaia di anni prima dello sviluppo della parola. I nostri antenati vivevano sugli alberi e da lì hanno portato con sé la capacità di giocare e comunicare coi suoni: usavano il canto e il ritmo al fine di spaventare i predatori e tranquillizzare i propri cuccioli prima della notte. Suoni organizzati secondo regole che venivano create istintivamente e conservate dalle culture.
La musica è un prodotto culturale: le sue regole cambiano di paese in paese e nei secoli, lentamente. I suoi usi sono diventati molteplici e da tanto tempo è considerata un’arte. Nei millenni è diventata molto importante per noi.
Abbiamo sviluppato aree del cervello che, in dialogo con l’esperienza del movimento e dei sensi, sono potenzialmente preposte a capire come i nostri simili giochino coi suoni musicali.
Ogni essere umano può accedere a questo importante linguaggio espressivo. Il principale obiettivo della nostra proposta educativa è favorire lo sviluppo di questa potenziale comprensione della musica affinché si attivino processi e competenze di audiation.

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